Direttiva (ATEX) e normative per ambienti con pericolo di esplosione

 

Centrale Safety Net installabile in zona Ex (protezione Exd), per gestione sensori di gas

 

S.1 - CAMPO DI APPLICAZIONE

 

A partire da Luglio del 2003 è entrata definitivamente in vigore la Direttiva Europea 94/9/CE comunemente definita Direttiva ATEX. Tale Direttiva si applica ai prodotti che compongono tutti i tipi di impianti (elettrici, idraulici, meccanici etc.) destinati ad essere utilizzati in atmosfera esplosiva.

 

L’applicazione delle norme ATEX prevede che i materiali, non ATEX, già installati andranno analizzati e dovranno essere sostituiti, in caso di problemi, non conformità o guasti, con apparecchiature nuove conformi alla Direttiva 94/9/CE ATEX.

 

 

S.2 – DEFINIZIONI

 

Atmosfera esplosiva:

Un “atmosfera esplosiva” è costituita da un miscela di sostanze infiammabili alla stato di gas, vapori, nebbie o polveri con aria in determinate condizioni atmosferiche (temperatura da –20° a +  40° e campo di pressione da 0,8 a 1,1 (bar), come base di prova in conformità alle norme EN50014 - EN 13463) nella quale, dopo l’innesco, la combustione si propaga all’insieme della miscela non bruciata.

 

Atmosfera potenzialmente esplosiva

Una “atmosfera potenzialmente esplosiva” è un’atmosfera che potrebbe diventare esplosiva a seguito delle condizioni locali in cui si opera. Si tratta di una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, nebbia, vapori o polveri, in cui dopo l’infiammazione la combustione si propaga all’insieme della miscela non bruciata. Le apparecchiature, per essere utilizzate in questi ambienti con “atmosfera potenzialmente esplosiva” devono sottostare a quanto disposto dalla Direttiva Europea ATEX 94/9/CE.

 

Apparecchi

Macchine, materiali, dispositivi fissi o mobili, gli organi di comando e i sistemi di prevenzione e rilevazione che da soli o in combinazione sono destinati alla produzione, al trasporto, al deposito, alla misurazione, alla regolazione, alla conversione di energia e alla trasformazione di materiale e che per via delle potenziali sorgenti di innesco che sono loro proprie, rischiano di provocare esplosioni.

 

Sistemi di protezione

Tutti i dispositivi incorporati o separati da essi, diversi dai componenti degli apparecchi, che hanno il compito di bloccare sul nascere le esplosioni e/o circoscrivere la zona da esse colpite.

 

Componenti

Elementi essenziali al funzionamento sicuro degli apparecchi e dei sistemi di protezione, privi tuttavia di funzione autonoma.

 


S.3 - CLASSIFICAZIONE DEI PRODOTTI

 

La Direttiva classifica i prodotti in 2 GRUPPI in funzione del tipo di sostanza esplosiva presente:

 

GRUPPO 1

GRUPPO 2

prodotti destinati a miniere con presenza di grisou (gas metano) e/o a polveri combustibili.

 

prodotti destinati a tutti i luoghi con atmosfera potenzialmente esplosiva, diversi dalle miniere con presenza di grisou. Per esempio in impianti chimici.

 

All’interno di ogni gruppo vengono inoltre identificate diverse categorie in funzione della probabilità di trovare sostanze potenzialmente esplosive nell’ambiente:

 

 

CATEGORIA M1

Prodotti di gruppo 1 che, per il rischio molto elevato di presenza di grisou, debbono poter continuare a funzionare anche in presenza del gas senza innescare esplosioni anche qualora vi siano due possibili malfunzionamenti contemporanei

 

CATEGORIA M2

Prodotti di gruppo 1 che debbono poter essere messi fuori tensione in presenza del gas

 

CATEGORIA 1G

Prodotti di gruppo2 destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è molto elevato (Presenza di gas)

 

CATEGORIA 1D

Prodotti di gruppo2 destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è molto elevato. (Presenza di polveri combustibili)

 

CATEGORIA 2G

Prodotti di gruppo 2 destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è elevato. (Presenza di gas)

 

CATEGORIA 2D

Prodotti di gruppo 2 destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è elevato. (Presenza di polveri combustibili)

 

CATEGORIA 3G

Prodotti destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è medio. (Presenza di gas)

 

CATEGORIA 3D

Prodotti destinati ad essere installati in ambienti ove il rischio d’esplosione è medio. (Presenza di polveri combustibili)

 


S.4 - ZONE DI PERICOLOSITA’

 

La classificazione mira a definire i luoghi ove è possibile il formarsi d’atmosfere pericolose, in modo da poter correttamente scegliere ed installare i prodotti le cui caratteristiche meglio si adeguano all’ambiente e alla sua pericolosità.

 

La classificazione delle zone di pericolosità nel caso di presenza di gas viene effettuata in base alla norma: EN 60079-10 (CEI 31-30). Un utile guida a complemento è la CEI 31-35.

 

Si distingue innanzitutto tra ambienti pericolosi per la presenza di GAS o POLVERI:

 

 

L’individuazione delle diverse zone all’interno di un luogo con pericolo d’esplosione, è un problema progettuale di non immediata soluzione considerati i complessi meccanismi in gioco. La soluzione di tale problema è data dalla conoscenza contemporanea di termotecnica, meccanica, elettrotecnica, chimica etc.

 

Nelle due tabelle sotto riportate viene evidenziata la correlazione tra ambiente di installazione e tipo di prodotto installabile.

 

 

ZONE GAS

PRODOTTI

 

 

ZONA 0, ZONA 1, ZONA 2

1G

ZONA 1, ZONA 2

2G

ZONA 2

3G

 

ZONE POLVERE

PRODOTTI

 

 

ZONA 20, ZONA 21, ZONA 22

1D

ZONA 21, ZONA 22

2D

ZONA 22

3D

 

Ogni categoria di prodotto può essere installato nella propria zona di appartenenza e in quelle meno gravose da un punto di vista della pericolosità per esempio:

UN PRODOTTO DI CATEGORIA 2G SI PUO’ INSTALLARE IN ZONA 1 E IN ZONA 2 MA NON IN ZONA 0.

 

Esempio di marcatura di un prodotto secondo ATEX:   EEx d IIC T6

 

EEx:     indica che la costruzione corrisponde ad uno o più modi di protezione di sicurezza secondo le norme

Cenelec;

d:         custodia a prova di esplosione;

II:         costruzione destinata a tutti i luoghi con atmosfera potenzialmente esplosiva con sola esclusione

delle miniere di grisou;

C:         acetilene o idrogeno

T6:       temperatura massima superficiale della costruzione pari a 85 °C in base a EN50014